giovedì 30 aprile 2009

2

Siamo arrivati a 2, due lunghissimi anni, che in questo momento della mia vita sembrano un numero spropositato, sono passati giorni lentissimi e pesanti.
Ho cercato di rimuovere quella notte, quel telefono che suona nel silenzio della nostra camera, ho provato a rimuovere l'immagine di te sdraiato su quel letto con tubicini che uscivano da ogni parte, ho cercato di rimuovere il bib delle macchine che ti tenevano in vita, il freddo di quella camera, quella finestra da cui potevamo osservare i tuoi movimenti, movimenti che per lunghi giorni non ci sono stati.
Ho sentito il peso di non averti accanto, di non vedere il tuo muso imbronciato per delle sciocchezze, come fanno di solito i bimbi, ho sentito quanto tu insieme alla mamma mi davate una mano, ora sono io che devo darvela quella mano.
Ho sentito il peso del dolore, un dolore che è rimasto dentro di me come un urlo trattenuto in gola, la voglia di gridare senza riuscire a farlo.
Ora dopo due anni la mia vita è smarrita, è completamente in balia della burrasca che è dentro di me, a volte mi sembra di essere finita in mare, di affogare, di lasciarmi andare di non riuscire a reagire, di non nuotare per tornare a galla.
A volte mi agito così tanto da muovere solo acqua, senza muovere il mio corpo, il mio corpo affoga...
Ho voglia di tornare a galla, di tornare a nuotare, intorno a me solo il mare aperto, nessun riferimento...

giovedì 23 aprile 2009

Correre...

...chi mi conosce sa bene che a me non piace correre...ma ieri ho cambiato idea, sono andata a correre nel parco vicino a casa, i monelli dietro di me in bici, falcata dopo falcata mi sentivo più leggera...
Che strana sensazione, le gambe che si facevano più dure, e io mi sentivo più leggera, leggera dentro, le cuffie nelle orecchie, le mie canzoni preferite, il sole che si nascondeva dietro ai palazzi, l'aria sul viso, il prato pieno di soffioni, la gente che correva come me, i pensieri che non c'erano, per una volta avevo la mente vuota.
Pensavo solo al passo da tenere, al fiato che scarseggiava, a dove erano i monelli, alla mia fatica che in realtà sembrava non esserci...
Ero leggera, perchè negli ultimi mesi quello che pesa sono i pensieri, e ieri sera non avevo pensieri...per un'ora sono stata bene, bene con me stessa, perchè quello che voglio è tornare a stare bene con me stessa, perchè mi manco.
Mi manca l'essere serena, mi manca sorridere, ridere, e piangere per la contentezza, mi manca essere leggera dentro...

martedì 14 aprile 2009

Lacrime

...incontrollate...
Sembra che siano l'unica cosa che non riusciamo a controllare, le lacrime, io non ci riesco, non ci sono mai riuscita, arrivano a volte inaspettate, sentendo una canzone, guardando il lago, guardando un fiore, una nuvola, il cielo, perché dietro le lacrime ci sono pensieri, e i pensieri non si cancellano...
Vorrei resettare la mia mente, vorrei cancellarli, vorrei pensare al cielo azzurro di questi giorni, senza pensare a niente se non al cielo, ma non ci riesco.
Dicono che uno dei sintomi della depressione sono le lacrime... il passaggio dalle lacrime ai sorrisi, e viceversa, ma la depressione è uno stato del cuore e della mente, l'essere in un luogo buio che è dentro di noi, il sole che non riesce più a passare, che non rischiara e riscalda il nostro cuore, avrei tanta voglia di quel calore.
Qualcuno mi ha detto che ho gli "occhi tristi" beh credo che gli occhi non li possiamo nascondere, possiamo sforzarci di sorridere, ma gli occhi non mentono.
Guardo i tuoi occhi e vedo tanta tristezza e tanto dolore, e l'ultima cosa che vorrei è vederti così, perché non te lo meriti, perché nessuno se lo merita...
Mi spiace...

venerdì 10 aprile 2009

Silenzio

Ci sono silenzi che fanno male come mille parole, ci sono silenzie che sono carichi di tristezza, di dolore, di voglia di andare, ci sono silenzi che sono ilpreludio alle lacrime, silenzi che portano a mille parole...
Ieri tra noi c'è stato quel silenzio, silenzio fatto di lacrime, del cuore che scoppia nel petto, e che vorrebbe uscire per non sentire il male, dello stomaco che si chiude fino a diventare piccolo piccolo.
Piccola come sto diventando io, vorrei addormentarmi, dormire e svegliarmi pensando che sia stato solo un brutto incubo, di quelli che sembrano veri, ma che una volta sveglia dici "grazie al cielo è soo un incubo".
Vorrei non guardare i tuoi occhi piangere, non vorrei essere io la causa di quelle lacrime, non vorrei sentire quello che sento, non vorrei farti tutto questo male, vorrei scomparire per non essere la causa di tutto questo dolore.
La verità è che non vivo più, solo lacrime, occhi gonfi, poco sonno, la testa sempre e comunque in un mondo fatto di sofferenza, vorrei uscire...vorrei poter tornare a vivere e sorridere, ma so che tutto questo porta tanta sofferenza.

giovedì 2 aprile 2009

Crisi...

si arriva a un punto della propria vita che si entra in crisi, una crisi che comprende tutto, che non lascia fuori nulla, che sembra un buco nero che avvolge ogni cosa che fa parte della nostra vita.
Ci si rimette in gioco, o meglio ci si mette in discussione, si mette in discussione ogni angolo della nostra vita da quello più remoto a quello più evidente.
Ci sono già passata, e so quanto male fa, andare alla ricerca di noi stessi, perduto lungo la strada, alla ricerca di emozioni che ci facevano stare bene, e che ora sembrano scomparse.
Ma quando si cade nel buco nero, si cade con tutto, con il lavoro, con gli affetti, con gli amici, con i sogni e le speranze, tutto da rifare, tutto da riscrivere, tutto da ripensare.
Passo da dei momenti di euforia a dei momenti di pianto sfrenato...
Mi devo fermare...