venerdì 27 marzo 2009

Realtà e finzione

a volte il caso...
Oggi ho parlato di uso delle armi per auto-difesa, io non sono per tenere un'arma per difendermi da un ladro, eppure ho provato sulla mia pelle i ladri in casa, mentre noi stavamo dormendo, i bimbi in cameretta, la sensazione che qualcuno abbia violato la tua casa, toccato le tue cose, è veramente indescrivibile.
Però l'uso di un arma per difendermi da questa sensazione no, non riesco a vederla come un'ipotesi che riuscirei ad accettare, per me e per la mia famiglia.
Ieri sera mi sono messa a guardare CSI, io adoro tutti i CSI, solo perchè mi ricordano città in cui sono stata, i miei amati Stati Uniti, quello che preferisco è Miami, si svolge maggiormente alla luce del sole.
Ieri uno dei casi di CSI New York è stato quello di un bimbo morto per una pallottola vagante sparata da un negoziante per difendersi da una rapina, il bimbo andava in bici, come ci vanno Niki e Paolo, poteva essere uno di loro due...
Noi non siamo a New York, siamo solo in un paese della Brianza, ma di gente che reagisce a un soppruso ce n'è sempre di più, e la mia paura, non è certamente la reazione verso chi sta commettendo verso di noi un crimine (grande o piccolo che sia), ma la paura che da questa reazione ne venga fuori una tragedia...
Ieri ho pianto mentre vedevo il bimbo sdraiato sul tavolo dell'obitorio, ho per un'attimo immaginato i monelli stesi li, la bici, la gioia di correre, il sorriso, la loro voglia di vivere spenti dalla reazione di una persona...
Realtà e finzione...ogni tanto la finzione serve per farci pensare...

giovedì 26 marzo 2009

ICARO

Cerco un po’ di coraggio
mentre ti guardo da quaggiù
[mi scaldi tu]
splendi e mi illumini ma,
lacrime di pagliaccio bruciano
dentro il volto di noi uomini
deboli e stupidi.
Spiega le ali di cera per arrivare a lei
[a lei]
dove l'aria è più leggera e amare rende dei
Non rinunciare mai,
apri le ali e vai,
non è l'ultima volta che cadrai ma ti alzerai,
vedrai la troverai e allora volerai,
oh Icaro!
Quante volte sfiori il sole
e rimani col cuore a pezzi,
precipiti in un mare di dubbi
sui tuoi insucessi,
solo il Signore sa quanto male
m’ ha fatto l'amore,
non ci son parole rimane tra due persone.
Ti trovi solo al suolo e non sai più chi sei,
ti resta di lei solo di lei.
Ma io volerò una voce mi dice farlo è possibile,
non smettere di credere per me vuol dire vivere.
Arrivare fin lassù non,
sai più che senso ha,
ma non vuoi di certo vivere a metà
Verrà il giorno in cui vedrai
nel cielo solo lei e
con un battito di cuore volerai.
Tutti vogliono volare,
ma quanti sono disposti
a rischiare di farsi male, cadere,
ricominciare tanti si accontentano
solo di camminare, ma tappando le ali al cuore che cosa si vive a fare?
perchè senza amare siamo angeli a metà
a volte viene da pensare quello vero non esiste
ma il cielo è pieno di stelle e di certo
c'è una di quelle più belle che splende solo per me.
Ma è coperto da qualche nuvola passeggera
ormai non ho più paura e resisto in questa bufera.
Perchè noi persone dopo storie che finiscono,
siamo proprio come tanti Icaro che dicono.
(Icaro, Gemelli Diversi)

Aspettative e delusioni

A volte abbiamo delle aspettative esagerate, capita nel lavoro, capita nelle amicizie, capita negli amori, capita nelle persone che si cominciano a conoscere, capita con i figli, capita con i genitori, purtroppo abbiamo sempre e costantemente delle aspettative.
Ogni volta che facciamo qualcosa abbiamo un'aspettativa, perchè credo che sia nella natura delle persone, ci impegnamo sempre in quello che stiamo facendo ma quando qualcosa dipende dagli altri ecco che compare l'aspettativa...
E spesso, ecco che, compare anche la delusione...
Perchè in fondo le due cose vanno a braccetto, se non riponiamo aspettative non veniamo deluse, ma è giusto non avere aspettative?
Forse è giusto solo per soffrire di meno, per evitare di rimanerci male.
Io sono una persona che tende a dare tutto, a volte troppo, e questo significa anche spesso avere delle aspettative verso gli altri, pretendere che gli altri facciano quello che faccio, ma so anche che questo non è giusto.
Perchè io do sempre 100, anzi a volte anche più di 100, perchè io mi butto in qualsiasi cosa sto facendo, ma non è giusto che anche gli altri facciano lo stesso con me...lo so è colpa mia, di questo carattere e di questa cosa che ritengo un difetto.
Perchè alla fine le delusioni diventano tante, e soprattutto fanno male...

venerdì 20 marzo 2009

mercoledì 18 marzo 2009

mp3

sono tornata indietro di 20 anni...
Questa notte ho riprovato un emozione che non provavo più da un sacco di anni, da quando ero una ragazzina...
Sono andata a letto con il libro bellissmo, cominciato lunedì, (ormai l'ho qsi finito) di Fabio Volo "Un posto nel mondo", ero arrabbiata e delusa per il mio primo annullamento di allenamento. Avevo cercato di buttare fuori i pensieri negativi con una lunghissima doccia bollente, i bimbi dormivano, sono stata sotto la doccia un tempo infinito ad occhi chiusi...
Insieme al libro con me è venuto il mio lettore mp3, ormai me lo porto ovunque, le cuffiette nelle orecchie, troppo grandi per le mie orecchie da ippopotamo, le mie canzoni preferite, tutte quelle di una vita...
Ho letto, pagina dopo pagina ho quasi divorato quel libro, ho sottolineato come faccio sempre le frasi che mi colpiscono, e questo libro ne ha davvero tante, ogni tanto le immagini del libro si confondevano con le immagini che si creavano nella mia mente...mi fermavo e rileggevo il pezzo che avevo appena confuso con i miei pensieri...
Non avevo sonno, non riuscivo a trovare la tranquillità per spegnere la luce ed entrare nel mondo dei sogni...
Le canzoni correvano e i ricordi su ogni canzone erano come dei piccoli film, ho chiuso il libro, la luce sul comodino è rimasta accesa, le cuffie ancora nelle orecchie ho chiuso gli occhi...
L'immagine che si è formata è stata quella di me ragazzina, walkman sotto il cuscino cuffie nelle orecchie, non riuscivo ad addormentarmi con la musica, ma il mio papi veniva sempre a togliemelo pensando che mi fossi addormenta.
Ho rivisto quel rito, ho sentito lui che entrava in camera, ho sentito la sua presenza, le sue mani che delicatamente mi toglievano le cuffiette cercando di non svegliarmi...sono scese le lacrime...
Ho rivisto io e mio fratello che passavamo un sacco di tempo a parlare, i nostri letti messi a L le nostre teste che davano sul comodino che noi chiamavamo "il cubo" e noi che a volte ci tenevamo la mano parlando al buio...sono di nuovo scese le lacrime...
I ricordi sono ciò che siamo, quello che abbiamo vissuto ci ha fatto diventare quello che siamo ora, e i ricordi di domani saranno un tassello in più alla nostra vita...
Alle due finalmente sono riuscita a spegnere la luce...ricordo l'ultima canzone, ricordo il "film" che era abbinato a quella canzone...ora sorrido, ogni tassello è ciò che sono ora.

lunedì 16 marzo 2009

...quando gli occhi parlano...

ma ci avete fatto caso che spesso le persone qndo parlano non ti guardano negli occhi?
Io dipende...
Ci sono persone che faccio fatica a guardare in faccia, e non so bene il perchè, forse perchè non mi colpisce quello che mi viene detto, forse perchè mentre queste parlano io mi distraggo a guardare in giro, a volte osservo il mio interlocutore stesso...
Le mani, il modo in cui è vestito/a, le scarpe, e a volte sono talmente distratta che comincio a osservare quello che succede intorno a me...
Poi invece ci sono persone che guardo fisse, mi accorgo che forse esagero, ma i miei occhi non riescono a staccarsi dalla persona che ho davanti, è più forte di me, sta parlando, magari di un argomento neanche tanto importante, i miei occhi fissano e non riesco a cambiare la direzione del mio sguardo, è come se gli occhi parlassero...ecco quello che accade con alcune persone...

domenica 15 marzo 2009

Sono salito sulla cattedra per ricordare a me stesso
che dobbiamo sempre guardare le cose da angolazioni diverse.
E il mondo appare diverso da quassù.

dal film "L'attimo fuggente"

mercoledì 4 marzo 2009

PERSONE... ECCO COSA SIAMO... SOLO PERSONE...

Pensieri notturni...

è la una meno un quarto è ho bisogno di scrivere, avevo già bisogno di scrivere prima che suonasse il "tortugallarme"...come sempre le cose non capitano mai sole...
Una pessima partita tanto per cominciare, e non della squadra, proprio mia, solo mia, quando capitano partite come quelle di questa sera penso che è giunto il momento di appendere le scarpette al chiodo.
Ti ritrovi a giocare una partita con la fottuta paura di farti di nuovo male, di sentire un dolore qualsiasi, in una qualsiasi parte del corpo, ogni tiro lo fai pensando ai piedi dell'avversaria sotto i tuoi che ricadono a terra.
La paura di farsi male, ecco io combatto contro la mia avversaria che ha un volto, una maglia, un numero stampato su quella maglia, ma combatto anche con un'avversaria che è dentro di me...
Forse è ora di smettere, ho le lacrime agli occhi, perchè il basket giocato fa parte della mia vita.
Ti accorgi che non ha senso continuare quando vieni cambiata a 40 secondi dalla fine per lasciare il posto a una persona che da più sicurezza all'allenatore, perchè tu quella sicurezza non la dai più... e ti accorgi che la scelta del tuo allenatore è giusta, anche se ti fa un male cane, ma è giusta...
Si forse è ora di appendere queste scarpette...
Forse è ora di pensare al basket da un altro punto di vista...
Forse posso dare qualcosa al basket non stando in campo...
Forse bisogna avere il coraggio di fare questa scelta...ma io questo coraggio ce l'ho?
Ho voglia di dormire e so che non ci riuscirò, per i milioni di pensieri che affollano la mia testa, avevo giusto bisogno di dover pensare a dove mettere il chiodo per le mie scarpette...
Questa sera avevo bisogno di uscire, pensare che è stata solo una partita storta, uscire con parte della mia squadra (perchè l'altra metà è una pigrona) e cercare di ridere e di non pensare su quale muro puntare quel chiodo ...un come rimandare la soluzione di un problema, ma forse questa sera avevo bisogno di rimandare...
Invece è suonato il "tortugallarme", per cosa non si sa, certo la paura è stata tanta, perchè i film che mentalmente passando nella mente in quell'istante, sono veramente tanti, film che spariscono appena ci si accorge che è "solo" un falso allarme...
Intanto lo spavento non è mica falso, e non sparisce come i film...rimane negli occhi, anche se facciamo le coraggiose, anche se cerchiamo di sdrammatizzare con battute idiote come faccio io, è solo un modo per dire a me stessa che è un pericolo scampato...
A volte vorrei essere meno forte, dimostrare al mondo le mie debolezze, ma so che sono rassicurante per alcune persone...e voglio continuare ad esserlo...