a volte il caso...
Oggi ho parlato di uso delle armi per auto-difesa, io non sono per tenere un'arma per difendermi da un ladro, eppure ho provato sulla mia pelle i ladri in casa, mentre noi stavamo dormendo, i bimbi in cameretta, la sensazione che qualcuno abbia violato la tua casa, toccato le tue cose, è veramente indescrivibile.
Però l'uso di un arma per difendermi da questa sensazione no, non riesco a vederla come un'ipotesi che riuscirei ad accettare, per me e per la mia famiglia.
Ieri sera mi sono messa a guardare CSI, io adoro tutti i CSI, solo perchè mi ricordano città in cui sono stata, i miei amati Stati Uniti, quello che preferisco è Miami, si svolge maggiormente alla luce del sole.
Ieri uno dei casi di CSI New York è stato quello di un bimbo morto per una pallottola vagante sparata da un negoziante per difendersi da una rapina, il bimbo andava in bici, come ci vanno Niki e Paolo, poteva essere uno di loro due...
Noi non siamo a New York, siamo solo in un paese della Brianza, ma di gente che reagisce a un soppruso ce n'è sempre di più, e la mia paura, non è certamente la reazione verso chi sta commettendo verso di noi un crimine (grande o piccolo che sia), ma la paura che da questa reazione ne venga fuori una tragedia...
Ieri ho pianto mentre vedevo il bimbo sdraiato sul tavolo dell'obitorio, ho per un'attimo immaginato i monelli stesi li, la bici, la gioia di correre, il sorriso, la loro voglia di vivere spenti dalla reazione di una persona...
Realtà e finzione...ogni tanto la finzione serve per farci pensare...