mercoledì 10 giugno 2009

Un giorno, un non vedente era seduto sul gradino di un marciapiede con uncappello ai suoi piedi e un pezzo di cartone con su scritto: "Sono cieco, aiutatemi per favore" Un pubblicitario che passava di li si fermò e notò che vi erano solo alcuni centesimi nel cappello. Si chinò e versò della moneta, poi, senza chiedere il permesso al cieco, prese il cartone, lo girò e vi scrisse sopra un'altra frase. Al pomeriggio, il pubblicitario ripassò dal cieco e notò che il suo cappello era pieno di monete e di banconote. Il non vedente riconobbe il passo dell'uomo e gli domandò se era stato lui che aveva scritto sul suo pezzo di cartone e soprattutto che cosa vi avesse annotato. Il pubblicitario rispose: "Nulla che non sia vero, ho solamente riscritto la tua frase in un altro modo". Sorrise e se ne andò. Il non vedente non seppe mai che sul suo pezzo di cartone vi era scritto: "Oggi è primavera e io non posso vederla".

MORALE:
Cambia la tua strategia quando le cose non vanno molto bene e vedrai che poi andrà meglio.
"Questa favola la dedico alle persone che secondo me meritano di vedere la primavera e a tutti quelli che vorrei vedere sempre sorridere, perchè il loro sorriso renda migliore questo mondo. Se un giorno ti verrà rimproverato che il tuo lavoro non è stato fatto con professionalità, rispondi che l'Arca di Noè è stata costruita da dilettanti e il Titanic da professionisti...."

Grazie a un'amica per questo scritto...

Archiviata un'altra stagione...

Ieri sera si è archiviata ufficialmente un'altra stagione, una stagione bella, anche se abbiamo vinto poco, e noi abbiamo sorriso nonostante tutte le partite perse.
Alcune le abbiamo combattute come delle leonesse altre invece siamo state delle barche in balia della tempesta.
La mia stagione è stata costellata da alti e bassi, in fondo proprio come la mia vita, però sono venuta in palestra anche quando la voglia era meno di zero, tutto perchè il basket fa parte della mia vita e non riesco a vivere senza.
Ogni anno diventa un anno in meno, e ogni anno, alla fine, mi faccio la stessa domanda, "per quanto tempo giocherò ancora?" e ogni volta ho una sola risposta...non lo so...
Però quest'anno mi sono divertita, sono stata insieme alle persone con cui volevo giocare, all'allenatore che oltre ad allenarmi ha cercato in tutti i modi di farmi ridere (e questo vale per lui e per molte delle mie compagne) e nella società che mi ha fatto crescere.
Se devo fare un bilancio, devo dire che è stato positivo.
Ora dobbiamo pensare alla prossima annata, e visto che non si può migliorare quasi niente, miglioriamo l'unica cosa che si può migliorare, l'anno prossimo cerchiamo di vincere qualche partita in più, vero ragazze?
GRAZIE a tutte e tutti per questo anno, per i sorrisi che siete riusciti a strapparmi, per i silenzi davanti alle mie lacrime, per gli abbracci e per le cazzate dette.
Grazie per la serata di ieri, buone vacanze...ma prima grigliata dal coach...con servizio fotografico...ihihih

mercoledì 3 giugno 2009

Emozionarsi...

eccomi di nuovo emozionata per una partita, a 37 anni, dopo una vita che gioco mi ritrovo ad essere emozionata per una partita...
La tensione che mi prende prima della partita, qualcuno dice il "cagotto" pre partita, in fondo è il sintomo di u' emozione che continuo a provare, ma questa partita era diversa.
All star game della promozione, niente di trascendentale, e bisogna anche dargli il peso giusto, molte società e forse molte giocatrici hanno disertato questo appuntamento.
Per me è stato importante, per tante ragioni, una perchè qualcuno crede che nonostante l'età e i problemi fisici, posso ancora valere qualcosa in campo.
Un'altra ragione è che per me questa non è stata un'annata facile, e questo appuntamento è stato per me il regalo per gli sforzi fatti, a volte sforzi che andavano al di là delle mie capacità fisiche.
E poi c'è il fatto di essermi ritrovata a giocare questa partita con molte ragazze (direi la maggior parte) che avrebbero potuto essere tranquillamente mie figlie...
E' stato tutto emozionante, la presentazione, la concentrazione che c'era nell'aria, la voglia di vincere anche se contava quel che contava, l'avercela messa tutta, e anche più del tutta...
Grazie a chi mi ha permesso di esserci lunedì, grazie al mio allenatore che quest'anno è stato allenatore, psicologo, mediatore eeeee ha dovuto sopportare le paturnie mie e di tutta la squadra, grazie alle mie compagne, che senza di loro non avrei avuto la possibilità di giocare e quindi di partecipare a questo evento, e poi grazie a me stessa, che nonostante ogni anno diventa sempre più duro, sempre più faticoso, continuo a trovare la forza e la voglia di andare avanti.